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Una serie di opportunità per chi vuole effettuare un’esperienza di insegnamento all’estero di lingua italiana.
ASSISTENTI DI LINGUA
Ogni anno il Ministero dell’Istruzione, generalmente a dicembre, pubblica un bando per la selezione di assistenti di lingua italiana all’estero.
I paesi in cui si può fare questa esperienza sono Austria, Belgio, Francia, Germania, Irlanda, Regno Unito e Spagna. Di solito si richiede un impegno per un intero anno scolastico.
Requisiti per partecipare alla selezione: essere iscritti almeno al terzo anno di Lingue e culture moderne, Lettere o Scienze della mediazione linguistica oppure avere già conseguito la laurea in Lingue e letterature straniere moderne, Lingue e culture europee, Studi comparatistici, Interpreti e Traduttori o Lettere. Inoltre, come è naturale, se si è studenti bisogna avere sostenuto almeno due esami di Lingua del paese straniero per il quale si presenta la domanda. Il bando per assistenti viene pubblicato suGazzetta Ufficiale e sito del MIUR.
LETTORI UNIVERSITARI
Il Ministero degli Esteri ogni anno seleziona dei lettori di lingua italiana da destinare a università straniere. Per partecipare a questa selezione, oltre ad avere la laurea in Lettere o Lingue Straniere, è necessario essere docenti di ruolo in Italia. Un lettore lavora in media per 36 ore settimanali. C’é anche un’altra via per provare a diventare lettore: inviare il curriculum (in italiano e nella lingua straniera prescelta) direttamente alle università in cui si vorrebbe lavorare: il MAE eroga infatti alcuni finanziamenti direttamente agli atenei stranieri.
INSEGNANTI NEGLI ISTITUTI ITALIANI DI CULTURA
Gli Istituti italiani di cultura sono ormai diffusi in tutte le grandi città del mondo, non solo nelle capitali. Hanno l’obiettivo di diffondere lingua e cultura italiana all’estero, e quindi organizzano corsi di italiano. Per ottenere un posto in uno degli istituti bisogna passare attraverso concorso pubblico: tenete quindi d’occhio la Gazzetta Ufficiale e i siti internet degli Istituti, dove vengono pubblicati i bandi.
Tra i requisiti necessari c’è la laurea in Lettere o Lingue e letterature straniere con voti 110/110 e una buona conoscenza di almeno una lingua straniera. L’incarico dura un anno.
Link: Istituti Italiani di Cultura all’estero
SUPPLENTI ALL’ESTERO
Le supplenze sono stabilite dal Ministero per coprire i posti momentaneamente liberi nelle scuole italiane all’estero (statali, private, corsi di lingua). Per ottenere questi posti si entra in graduatorie ministeriali, che vengono redatte ogni 3 anni.
I concorsi sono pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale, o è possibile inviare la propria candidatura (curriculum + domanda di assunzione) alle scuole italiane (private) all’estero.
Elenco di tutte le scuole, pubbliche e private: SCUOLE ITALIANE ALL’ESTERO – SEZIONI ITALIANE IN SCUOLE STRANIERE –SCUOLE EUROPEE.
Per coloro che decidono di fare una scelta più stimolante e andare a dare il proprio contributo in paesi che si trovano ad affrontare situazioni difficili, il Ministero degli esteri definisce questi paesi come”aree disagiate o particolarmente disagiate”.
Link: Elenco delle sedi disagiate e particolarmente disagiate (aggiornato al 2012).
LINK UTILI
Gruppo Facebook “Insegnare Italiano all’estero” http://www.facebook.com/group.php?gid=32496209130&v=wall
Fonte: http://www.studenti.it/lavoro/comediventare/insegnare-italiano-estero.php
La guida “Disposizioni UE sulla sicurezza sociale – I diritti di coloro che si spostano nell’Unione europea” riguarda tutte le persone che si spostano tra gli Stati membri dell’Unione europea per ragioni di lavoro, studio, pensione o anche per una breve vacanza. Riguarda i loro diritti in materia di sicurezza sociale quando si spostano da un paese all’altro. Lo scopo è quello di fornire informazioni facili da capire sui diritti e gli obblighi nel campo della sicurezza sociale in situazioni che riguardano due o più Stati.
I regimi nazionali di sicurezza sociale variano notevolmente da uno Stato membro all’altro e le disposizioni UE sul coordinamento in materia di sicurezza sociale, pur evolvendosi in permanenza, non hanno come obiettivo quello di armonizzarli. Esse mirano semplicemente a impedire che i cittadini perdano parte o tutti i diritti in materia di sicurezza sociale quando si spostano da uno Stato membro all’altro. Quando ci si trasferisce, non sempre la propria posizione in materia di sicurezza sociale resta immutata. Si raccomanda pertanto di leggere i capitoli rilevanti di questa guida, e, se necessario, di rivolgersi per ulteriori informazioni agli istituti di sicurezza sociale del proprio paese di residenza prima di trasferirsi.
Si noti che questa guida non contiene informazioni sui regimi di sicurezza sociale degli Stati membri.
Si tenga presente che, a causa della complessità delle norme UE sul coordinamento in materia di sicurezza sociale e considerato l’obiettivo e la natura concisa della presente guida, le informazioni fornite nei singoli capitoli non possono essere sempre esaustive. Inoltre, la legislazione UE in materia di sicurezza sociale è fortemente influenzata dalla giurisprudenza della Corte di giustizia dell’Unione europea ed è pertanto dinamica e in costante sviluppo nel tempo. In caso di dubbi, si raccomanda di consultare i siti Internet elencati alla fine della presente guida o di contattare le autorità competenti in materia di sicurezza sociale nel vostro Stato membro.
Per consultare la guida, cliccare sul link di riferimento.
Guida all’Utente – Direttiva 2005/36/CEE relativa al riconoscimento delle qualifiche professionali
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